Le patologie umide dei manufatti architettonici generano danni alla salubrità delle persone, ai materiali e alle strutture. Nell’analisi delle patologie umide è necessario individuare le cause, quantificare il livello di umidità e verificare se questo è dannoso o potenzialmente dannoso per i manufatti e le persone quindi decidere per una soluzione definitiva o una di mitigazione che mantenga il livelli umidi sotto a soglie di sicurezza.
L'analisi si svolge in tre fasi:
sopralluogo: valutazione delle manifestazioni di umidità, come macchie di muffa o alghe, efflorescenze saline, distacco di intonaco, rigonfiamenti del legno, odori sgradevoli e condensa eccessiva; misure puntuali dell’umidità relativa nelle murature e nell’ambiente;
identificazione delle causedelle patologie umide quali la risalita/infiltrazione di acqua dal terreno, il malfunzionamento di impianti tecnologici, fenomeni di condensa oppure le rottura del paramento murario o di copertura
indagini: misura del contenuto assoluto di acqua nei materiali, termografia, cromatografia ionica, conduttimetria, analisi biologica.
diagnosi: elaborazione dei risultati ottenuti e formulazione di un giudizio sullo stato di fatto esaminato.
L'analisi delle patologie umide è consigliabile in diverse situazioni:
quando si manifestano segni evidenti di umidità: macchie di muffa, efflorescenze saline, alterazioni cromatiche dei materiali, distacco di intonaco, rigonfiamenti del legno, odori sgradevoli e condensa eccessiva, …;
in caso di edifici vecchi o con problemi noti di umidità: monitorare che il livello unido non superi soglie di tollerabilità di materiali e strutture in modo da poter intervenire tempestivamente per evitare il degrado;
prima di effettuare interventi di ristrutturazione: verificare eventuali patologie umide che potrebbero compromettere la buona esecuzione dei lavori.